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Chiesa del SS Sudario adottata dagli studenti dell’istituto Passoni

2 maggio 2019

Chiesa del SS Sudario adottata dagli studenti dell’istituto Passoni

27 studenti del liceo artistico torinese Aldo Passoni, indirizzo Arti figurative, ha deciso di adottare la chiesa del SS. Sudario, il gioiello settecentesco fresco di restauro, che appartiene all’antica Confraternita del SS. Sudario e che, nella sua cripta, ospita da vent’anni il Museo della Sindone. Indossati i panni di guide esperte, domenica 5 maggio i giovani accoglieranno i visitatori e li accompagneranno in tour, ciascuno con compiti precisi di descrizione e approfondimento di diversi particolari del monumento. Altri compagni si dedicheranno invece ad attività artistiche, riproducendo scorci della Chiesa o realizzando opere originali ad essa ispirate.



Giovedì 2 maggio alle 11, nella Chiesa del SS. Sudario è prevista la presentazione dell’iniziativa. Presentazione che il Direttivo del Museo della Sindone affida alla voce e alle competenze dei ragazzi, a riprova dell’attenzione che questo centro espositivo riserva ai giovani

La recentissima adozione rientra nell’iniziativa “La scuola adotta un monumento”, con cui il Comune di Torino, in accordo con gli enti preposti alla tutela dei beni stessi (le Soprintendenze e altri organismi periferici del Ministero per i Beni Culturali) nonché alla didattica (istituti universitari), intende sensibilizzare i giovani alla salvaguardia dei Beni Culturali, trasformandosi in cittadini attenti alla salute dell’ambiente. Tutto nella convinzione che una corretta azione di tutela possa venire esercitata quando si conoscano i problemi del patrimonio d’arte.

I ragazzi del Passoni intendono farsi “padrini” della chiesa per ben più di una giornata. Dopo mesi e mesi di preparazione, lezioni mirate a contatto con storici dell’arte e studiosi, e prove generali, vogliono trarre il massimo dall’esperienza, legandola anche a progetti di alternanza scuola-lavoro. E infatti gli studenti saranno coinvolti nelle attività del museo della Sindone e in iniziative a sostegno della chiesa per almeno un triennio.

L’impegnativo programma mostra di saper unire gusto artistico e attenzione all’attualità torinese. La scelta è stata operata infatti all’indomani della restituzione della chiesa alla Città, dopo una chiusura biennale al pubblico dovuta a infiltrazioni d’acqua, che hanno reso necessario dapprima il risanamento di tetto e sottotetto e poi un accurato restauro sugli affreschi della volta: campagna affidata al Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale.

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