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Tre incontri sulla Sindone a Bologna

22 febbraio 2018

giuseppe ghiberti

Icona, reliquia, reperto…Comunque la si voglia definire e da qualsiasi prospettiva la si guardi, la Sindone di Torino rappresenta uno dei più grandi misteri della storia dell’umanità. Ma qual è il messaggio della Sindone? Che senso ha, oggi, venerare la Sindone? Qual è il ruolo della Sindone nella Storia?

A questi interrogativi indicheranno una via di risposta i tre incontri organizzati a Bologna, presso la Parrocchia di Santa Caterina di Saragozza in via Santa Caterina 10 dalla Delegazione Settentrionale del Centro Internazionale di Sindonologia e dalla Chiesa di Bologna, in collaborazione con la stessa Direzione del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino.

“L’immagine di quel volto e di quel corpo, che immediatamente rimandano alla Passione e Morte di Gesù, non smettono di provocarci – spiega Flavia Manservigi, delegata del CIS del Nord – Di qui la riflessione profonda sul significato di questo oggetto nel corso dei secoli e oggi”.

Ad aprire il ciclo, giovedì 22 febbraio (ore 20.30) sarà il Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia Gian Maria Zaccone, con una riflessione sulla Sindone e la sua storia.

Giovedì 8 marzo (sempre alle 20.30) la stessa Flavia Manservigi si soffermerà sulla Sindone come modello ispiratore del volto di Cristo nell’arte. A conclusione della rassegna, mercoledì 21 marzo (sempre20.30), il docente dell’Università di Bologna, Enrico Morini, membro del Comitato Scientifico del Centro Internazionale di Sindonologia, parlerà del significato della Sindone nella Chiesa d’Oriente. Una ricca carrellata che tuttavia, nelle intenzioni dei suoi protagonisti, non vuole offrire certezze, piuttosto suscitare dibattito e invitare all’approfondimento e allo studio.

Per informazioni: flavia.manservigi@sindone.it.

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