Sindone: secondo incontro all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte in collaborazione con il CIS
4 maggio 2018

Non è un dipinto, non è una stampa, né un’impressione a caldo da un bassorilievo. Con l’impronta inequivocabile di un uomo impressa sulle sue fibre, la Sindone si definisce ancora oggi per ciò che non è. Dalla formazione dell’immagine, alla sua provenienza e storia, al suo messaggio, il Telo che secondo tradizione avrebbe accolto il cadavere di Gesù deposto dalla croce (e le cui tracce troverebbero straordinaria corrispondenza nello stesso racconto dei Vangeli) resta un interrogativo aperto per tutte le discipline che vi si accostano: archeologica, informatica, matematica, chimica, scienze umane, storia. Quasi naturale quindi che al primo incontro di carattere scientifico sulla Sindone organizzato dall’Ordine dei giornalisti del Piemonte con il contributo del Centro Internazionale di Sindonologia ne seguisse un secondo che ampliasse ancora lo spettro dei quesiti a cui dare risposta.
Venerdì 4 maggio 2018 – non a caso giorno in cui si celebra la festa della Sindone – si è tenuto al Circolo della Stampa – in corso Stati Uniti, 27 a Torino – il secondo seminario scientifico sul Telo destinato ai giornalisti. Ha aperto il work-shop il prof. Paolo Di Lazzaro, fisico e dirigente di ricerca presso il Centro Ricerche Enea di Frascati, nonché vicedirettore del CIS, che si è soffermato su alcuni processi fotochimici in grado di spiegare sia la colorazione superficiale, sia il fenomeno della colorazione latente e che potrebbero aver contribuito alla formazione della immagine sulla Sindone. Non sono mancate inoltre alcune riflessioni sul metodo di radiodatazione col C14 applicato alla Sindone, a trent’anni dall’esperimento. Una procedura che applicata ai tessuti, perdipiù contaminati da innumerevoli esposizioni alla luce e all’aria, denuncia non pochi limiti. Tutto a non voler considerare l’alta probabilità che non tutti i pezzi di tessuto prelevati dal Lino e consegnati per l’indagine siano stati in effetti utilizzati.
All’intervento è seguita una tavola rotonda moderata da Marco Bonatti, responsabile della Comunicazione per le Ostensioni. Vi hanno partecipato il Prof. Gian Maria Zaccone, storico, docente presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, direttore del Centro Internazionale di Sindonologia; il Prof. Nello Balossino, professore associato di Elaborazione di immagini e di Informatica investigativa presso l’Università di Torino, vicedirettore del CIS e direttore del Museo della Sindone; Enrico Simonato, chimico, segretario del CIS. L’interesse suscitato conferma che il dibattito sulla Sindone non accenna a placarsi.