I giovani protagonisti della venerazione straordinaria
11 agosto 2018

Hanno avuto circa un minuto per sostare davanti alla Sindone, riconoscerne i segni e conservarne memoria. Dopo le autorità cittadine, hanno potuto raccogliersi di fronte al Telo i giovani – 2500 ragazzi reduci dai cammini a piedi dal Cervino, Monginevro, Oropa, Alpi Novaresi, Crea e Mondovi sino a Torino. Poco tempo a disposizione, ma spazi ravvicinati: solo un paio di metri li ha separati dal Lino, steso in orizzontale nella teca. I pellegrini anno così potuto fare propri i tratti del Santo Volto e del corpo martoriato impresso sulla Sindone. Un’esperienza unica, destinata a restare.
Per consentire meditazioni e preghiere sono rimaste aperte anche le chiese di San Lorenzo e del Corpus Domini che per tutto il tempo della venerazione hanno continuato ad accogliere fedeli.
Come ha sottolineato più volte l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, Custode pontifico del Telo, «questo particolare pellegrinaggio dei giovani ha costituito un importante momento di Chiesa a dimensione regionale».
Secondo le testimonianze dei ragazzi tutto il cammino a piedi per oltre cento chilometri ha scatenato la solidarietà tra i gruppi e le persone che hanno offerto accoglienza a tutto campo e ha contributo a rafforzare i legami fra comunità e parrocchie diverse.
Riassume il direttore della Pastorale giovanile di Acqui Terme don Gian Paolo Pastorini: «è stato fruttuoso per la Chiesa rispondere alle esigenze dei giovani di oggi come invita il Sinodo del prossimo ottobre. La Sindone come Icona del Sabato Santo ci guarda e tutti noi dobbiamo lasciarci toccare da quei segni. È fondamentale che la Chiesa si metta in ascolto dei ragazzi invitandoli a interrogarsi su se stessi e sul proprio cammino di vita. Con il suo messaggio di speranza la Sindone ci aiuta in questo compito».
«Questo progetto», raccontano Alessandra e Alessandro delle parrocchie di Nichelino, «ha parlato con noi e di noi, ci siamo senti coinvolti: è stato un premio, una conquista».