Famulato Cristiano: la Congregazione che prepara colf e badanti per famiglie, malati e anziani
24 febbraio 2018

Dapprima è un porto sereno a cui approdare, anzi aggrapparsi. Poi una piccola città, dove trovare un proprio spazio di lavoro e di vita. Infine una patria, con cui condividere valori, convinzioni, obiettivi. Davvero un punto di riferimento nel mondo. Le case della Congregazione del Famulato Cristiano sono tutto questo per le ragazze e le donne che vi si affidano dapprima per imparare il mestiere di colf, badanti, baby sitter, poi per trovare un lavoro dignitoso nelle famiglie, quindi per l’aggiornamento e per trovare risposta ai vari problemi, professionali e non solo che si trovano ad affrontare in un paese straniero, dalla cultura e dagli stili di vita profondamente diversi da quelli originari.
Il Convegno sull’opera del Venerabile Barberis e sulla Congregazione da lui fondata
Del ruolo sociale delle sorelle Famulato Cristiano, del loro impegno “per le donne e con le donne” si è parlato nell’omonimo convegno organizzato in onore del suo fondatore, il Venerabile Barberis, di cui nel 2017 si sono ricordati i 50 anni dalla morte e che per primo si assunse l’onere di far scoprire finalmente alle domestiche la loro dignità, di promuoverle a persone nel confronto spesso impari con le famiglie bene di Torino, con i signori, le signore, le signorine e i signorini troppo spesso inclini allo sfruttamento e all’abuso. Orchestrata dalle stesse consorelle, la mattinata di riflessione si svolge sabato 24 febbraio al Circolo della Stampa (luogo emblematico a rammentare anche il ruolo di giornalista svolto dal Barberis). L’appuntamento rappresenta il culmine di un intero anno di incontri – sette in tutto -mirati a scandagliare tutti i talenti e le sfaccettature dell’eclettico sacerdote. Era tempo infatti per concentrare lo sguardo sulla eredità più viva del prelato: la Congregazione del Famulato Cristiano che dà testimonianza quotidiana della lungimiranza e dell’acume del suo fondatore.
Alla giornata hanno come già in precedenza dato il loro contributo il Centro Internazionale di Sindonologia, la Confraternita del SS. Sudario di Torino e il Museo della Sindone, che in questo modo porgono un riconoscente omaggio agli studi del venerabile sulla Sindone e al suo impegno alla diffusione del messaggio di salvezza del Telo. Anche in questa occasione non è mancata l’esposizione di pannelli appositamente realizzati per illustrare la vita del Barberis, ma che in omaggio alla giornata, si sono soprattutto concentrati sui servizi resi dalle sorelle a Torino e alla sua società: corsi di cucina, cucito e lingua italiana per stranieri.
A Madre Patricia Morales, superiora generale delle suore del Famulato Cristiano, e a Mons. Guido Fiandino, già vescovo ausiliare di Torino, ora parroco alla chiesa della Crocetta, è spettato il compito di spiegare la modernità e l’efficacia dell’opera del Venerabile don Adolfo Barberis, di inquadrarla nella società e nella sua evoluzione dal ‘900 ai giorni nostri. La giornalista del quotidiano La Stampa Maria Teresa Martinengo è stata chiamata a moderare un dibattito vivace e ricco di spunti, guidato da studiosi e ammiratori del Venerabile Barberis. Mons. Claudio Iovine, già relatore alla Congregazione delle Cause dei Santi e parroco di Condove (Torino), ha parlato delle radici spirituali della Santità del Venerabile. Il prof. Gian Maria Zaccone, direttore del Centro Internazionale di Sindonologia, si è soffermato sulla esuberante personalità del Barberis, sul suo ingegno sfaccettato e sulla sua incrollabile devozione per la Sindone. L’attualità dell’azione e del messaggio del Barberis è stato al centro della relazione del prof. Franco Garelli, Professore ordinario di Religioni nel Mondo Globalizzato e Sociologia della Religione e già Preside Facoltà Scienze Politiche Università di Torino, che sull’argomento ha stilato un’indagine di taglio sociologico. A mostrare nei fatti quanto il Venerabile ha fatto per l’emancipazione femminile si sono poi alternate le testimonianze di badanti e colf insieme con quelle delle famiglie che si avvalgono dei servizi delle donne uscite dalla scuola della Congregazione.