Pellegrinaggio dei giovani: in 2500 a un passo dalla Sindone
10 agosto 2018

Sono a un passo dalla meta i giovani che si preparano alla Venerazione straordinaria della Sindone in questa sera e questa notte del 10 agosto, giorno di San Lorenzo. In 2500, ragazzi tra i 16 e i 30 anni, si apprestano al “passaggio” davanti al Telo: qualche minuto di intesa preghiera, che li ripagherà delle fatiche del pellegrinaggio. Oltre 90 km – per alcuni 150 – percorsi in sette giorni tutti a piedi e sempre a caccia delle opere dedicate alla Sindone di cui l’arte e la devozione popolare hanno punteggiato sentieri campestri e poi strade, piazze, chiese e quartieri. Chi a partire dal Monginevro, chi dal Cervino, da Crea, da Mondovì, dalle Alpi novaresi e da Oropa, i vari gruppi si sono dati appuntamento alla Venaria Reale e poi da qui sono giunti a Torino e alla sua Cattedrale per l’incontro con l’icona.
Concepito dall’Ufficio della Pastorale Giovanile delle 17 diocesi di Piemonte e Valle D’Aosta, in collaborazione con la Commissione diocesana per la Sindone e con la consulenza del Centro Internazionale di Sindonologia, il progetto si inquadra nel contesto dei diversi pellegrinaggi giovanili organizzati in tutta Italia in vista degli incontri con il Papa di sabato 11 e domenica 12 agosto. Un calendario ampio in preparazione della XV Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, prevista tra il 3 e il 28 ottobre 2018 sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale», centrale tappa nel cammino della Chiesa e in cui tutte le Diocesi del mondo vengono coinvolte.
E’ un dono, quello di questa notte, destinato a restare. Non solo nel ricordo dei ragazzi, ma nel loro cuore, come messaggio di speranza e riscatto oltre il dolore. Di qui il titolo dato al programma è “L’Amore lascia il Segno”, con un evidente richiamo al motto dell’Ostensione 2015 “L’Amore più grande”, di cui si fa proseguimento ideale.
Dalle 21 di questa sera dopo la visione di un filmato nella Corte d’onore di Palazzo Reale, che prepara alla venerazione, i ragazzi passeranno di fronte ad un allestimento che simboleggia il sepolcro e giungeranno dunque davanti alla Sindone.
«Si tratta di un’esperienza eccezionale», spiega don Luca Ramello, delegato della Pastorale giovanile regionale di Piemonte e Valle d’Aosta nel corso dell’anteprima di questa mattina per la stampa, «un cammino appositamente pensato per i ragazzi che sono più sensibili alla vita. Infatti in questo percorso intendiamo sollecitare tutti i cinque sensi: il tatto quando i ragazzi sono invitati a toccare la pietra che simboleggia il sepolcro; il profumo dell’incenso, simbolo di vita sprigionato per un cadavere che non c’è; il silenzio e l’ascolto della Parola di Dio; e, infine, lo sguardo sul Santo Volto impresso sul Telo».
Lo stesso video che accompagna i ragazzi alla venerazione non è il classico filmato di prelettura: propone piuttosto una catechesi con la Sindone al centro che, attraverso il linguaggio dei social – Instagram per la precisione – intreccia la vita attuale dei giovani al Vangelo: dai momenti dello studio, del divertimento, del tempo libero a quelli delle ferite della rabbia, delle rotture delle relazioni fino alla morte. Morte che però è solo un viatico verso la Risurrezione. «Nella sofferenza si invoca la presenza di Dio: quello sguardo di amore che è proprio della Sindone», afferma don Ramello, «La Chiesa si fa segno vivente del Risorto e nella Chiesa nessun uomo si sente abbandonato». L’intenzione è che da questa esperienza i ragazzi escano più forti, più consci del valore delle proprie vite. “L’Amore che lascia il segno renderà i giovani stessi un segno di amore”.
Il motto di questa venerazione potrebbe diventare una password che permette ad ogni giovane di avere la chiave di accesso personale, alle informazioni più importanti per la propria vita che la Sindone gli offre – chiosa l’Arcivescovo Cesare Nosiglia, Custode Pontificio del Telo – Esso riassume infatti i tre interventi che sulla Sindone hanno fatto il santo Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco. Mi auguro che i giovani utilizzino spesso questa password, per entrare sempre più profondamente nella comprensione della Sindone, ne meditino e assumano il contenuto testimoniando che solo l’Amore lascia un segno che nulla potrà mai cancellare“.