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L'église du S. Sudario est revenue à la ville

11 gennaio 2019

L'église du S. Sudario est revenue à la ville

La Chiesa del SS Sudario è stata finalmente riconsegnata alla Città. Con una cerimonia, venerdì 11 gennaio, scandita in due momenti, alle 12 e alle 17, il gioiello settecentesco di via Piave a Torino – che ospita nella sua cripta il Museo della Sindone e che da sempre appartiene alla Confraternita del SS. Sudario – è stata riaperta, dopo un complesso intervento di risanamento e restauro della sua volta a botte affrescata negli anni ’30 del 700 dai pittori Piero Alzeri e Michele Antonio Milocco.

Il recupero – un progetto da oltre cento mila euro – è stato possibile grazie al sostegno congiunto di Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo e Niaf (National Italian American Foundationdi Washington) e al lavoro di un team di tredici restauratici del Centro Conservazione e Restauro della Venaria Reale che ha condotto gli interventi sulla volta.

Niente di più opportuno di un’inaugurazione a più voci per sottolineare la coralità del progetto; per segnalare che l’urgente programma di recupero non sarebbe stato possibile senza la sensibilità e le risorse di una cordata di enti a vocazione internazionale e tuttavia saldamente radicati sul territorio piemontese.

Finalmente riaperta, la Chiesa potrà tornare a servizio delle funzioni religiose e degli incontri dei Confratelli del SS. Sudario. Ma l’intenzione è quella di estenderne la fruizione alla città, innanzitutto inserendola nel percorso del Museo della Sindone e poi con calendari di mostre, conferenze e concerti. Il primo incontro in agenda è stato quello in programma proprio l’11 gennaio, alle 21, su iniziativa dell’Associazione musicale culturale Musicaviva di Torino. Altri ne seguiranno a sottolineare il profondo radicamento della Chiesa nel tessuto sociale e culturale della città.

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