Restauri in alta quota: salita straordinaria sui ponteggi del cantiere di restauro della Chiesa del SS. Sudario
30 settembre 2018

Restauri in alta quota: visita esclusiva, direttamente sui ponteggi del cantiere di restauro sulla volta a botte della Chiesa del SS. Sudario, curato dal Centro Conservazione e Restauro della Venaria. La salita, domenica mattina, è stata organizzata come iniziativa straordinaria con cui il Museo della Sindone e il Centro Internazionale di Sindonologia salutano la riapertura della Cappella del Guarini, riconsegnata in questi giorni a Torino a 21 anni dall’incendio del 1997. Presenti alla visita, tra gli altri, il direttore del Dipartimento di Conservazione del Louvre di Parigi, Jannic Durand, e Thomas Wilke, ingegnere, consulente dell’università di scienze applicate di Aquisgrana, entrambi relatori al Convegno sul restauro della cappella, organizzato sempre nel quadro delle celebrazioni.
Costruita nel Settecento, a servizio della Confraternita del SS. Sudario, a cui ancora oggi appartiene, la chiesa del SS. Sudario è dall’aprile scorso oggetto di un puntuale restauro.
Il lavoro interessa, sulla volta a botte, le inquadrature barocche trompe-l’oeil realizzate dal veneziano Pietro Alzeri e, proprio al centro della volta, il dipinto la Trasfigurazione di Cristo, firmato nel 1734 dal pittore piemontese Michele Antonio Milocco.
Il Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale, che segue direttamente i restauri con un suo team specializzato, conta di chiudere il cantiere nell’autunno inoltrato.
A gruppi di 10, i visitatori sono stati guidati sui ponteggi, che, a dodici metri di altezza si estendono sotto l’intera volta della chiesa e che sono stati montati nel rispetto delle più avanzate norme di sicurezza, con scale ampie e protette da mancorrenti.
Il trompe l’oeil della Chiesa, che è l’unico in tutto il Piemonte a simulare un cielo aperto, offre notevoli suggestioni quando lo si guardi dal basso, ma consente prospettive inedite e ancora più avvincenti quando lo si ammiri a uno-due metri di distanza.
Un vin d’honneur, nella corte della Confraternita del SS. Sudario, ha chiuso il tour. (Le immagini del cantiere di restauro e della salita ufficiale di domenica 3o settembre sono di Beppe Sacchetto, Vbs50)